lunedì 26 dicembre 2011

From Xmas with love



Buon Natale a tutti!!!

Cap. 1

C'è da dire che a Natale c'è poco da essere ingegneri, sarà che sono in vacanza e ho voglia di staccare un po' da libri, numeri, software e altre cose e sarà che il Natale mi parla di cuori dolci, occhi vispi, abbracci e tanti grazie...
Quindi oggi non aspettatevi formule, oggi sono una persona 'normale' (ie. gli ingegneri non sono normali).

Cap. 2

"... sono proprio una pischella": nel periodo delle feste e soprattutto del Natale una vera blogger dovrebbe dare il meglio di sè (come insegnano i blog a cui sono unita), proponendo un menù valido per i pranzi importanti o raccontando le tradizioni della propria famiglia. Io?? niente.

Sono terribile.

Il mio Natale però è troppo importante e così non ho voluto perdermi un solo istante dedicandomi a qualcosa di diverso, perchè ogni anno aspetto questi 'momenti pieni' per poterli ricordare per sempre: tradizionale, cristiano, speciale, familiare, gustoso, gioioso, rilassante e pieno di persone a cui voglio bene!

Mia mamma si occupa del menù da sempre anche perchè io non sono ancora in grado di gestire tante portate corrispondentemente al tempo a disposizione... devo ancora imparare!
Però mi sono occupata interamente della preparazione della tavola e dell'improvvisazione di un centro tavola adeguato. 
Questo è stato il risultato:





Attenzione però, " sun minga chi a petenà i bambul"!!!

I miei primi cioccolatini fondentissimi ripieni di crema al cioccolato (non ganache!).




Ingredienti:

150 g di cioccolato fondente (ottima qualità);

per il ripieno

100 g di cioccolato fondente
35 g di nocciole tostate
35 g di zucchero
40 g di latte
22 g di burro salato

Preparazione:

eseguiamo la crema. Tritate finemente il cioccolato e le nocciole e uniamole in un pentolino a zucchero, latte e burro. A fuoco bassissimo portiamo a crema densa! A questo punto mettiamola al fresco fino a quando non ci servirà per il ripieno.

Sciogliamo il cioccolato a bagnomaria facendo attenzione che il pentolino non tocchi l'acqua.
Vi rimando al temperaggio spiegato da qualcun altro, io sono ancora inesperta, per esempio Chiara Maci, ne sa più di me (www.sorelleinpentola.it).
riempite a metà gli stampini e fate colare il cioccolato in eccesso.
Fate addensare e poi procedete con il ripieno.
Con il cioccolato temperato rimanente completate la chiusura del cioccolatino.

Lasciate raffreddare.
Toglieteli dallo stampo con una leggera pressione e serviteli insieme a un buon bicchiere di passito, oppure come accompagnamento ad un caffè. 

Vi auguro un sereno Natale pieno di gioia!

ps. Domani parto per l'Alto Adige, e probabilmente finirò l'anno a Innsbruck!!! Non vedo l'ora... se avete dei consigli da darmi sulla città austriaca (eg. locali rustici) vi prego scrivetemi!!!

a presto!
r.






lunedì 5 dicembre 2011

If(december) T = cold, solution = Lentil and chestnut soup.
























D'accordo è strano che in queste sere ci siano ancora un media (pesata) di 11 °C, che Serena non abbia ancora "tirato giù il Woolrich", che io vada ancora in giro con il giubbino aperto (finchè potrò, continuerò così, con l'aria fresca sul collo!) e che Nerina non dorma ancora sotto il piumone ..... ma fino a quando la comunità scientifica non avrà comunicato il cambiamento delle stagioni, io continuerò a credere che il mese di dicembre sia mese di brodini, ravioli, piatti "pieni" e minestre.


Cominciamo quindi con la prima minestra: condizione necessaria per una signora minestra è la presenza persistente di un legume, questa sera ho scelto la lenticchia.
Piccola, innocente e fortunata. 


Gustatela con un crostino di pane ben arrostito in padella. Il risultato? Una super-cena apprezzata, soprattutto, da Renatone (mio papà, alias, Steve Jobs), anche se su questi piatti con Renatone, si sa, si va sul sicuro.
Vi auguro un dicembre "pieno" (di tante cose buone), come i piatti che preparerete!


Ingredienti



Lasciate a bagno le lenticchie per 12 ore, quindi lessatele in acqua salata con l’alloro. Scolatele e tenete l'acqua di cottura da parte


Arrostite le castagne e spelatele.
Preparate un trito di carote, sedano e cipolla e fatelo andare in padella con 4 cucchiai di olio, 2 cucchiai di passata di pomodoro e la pancetta tagliata a dadini.
wait(600)   /* 10 min */


aggiungete le castagne sbriciolate.
wait(600)   

Salate e pepate (come di deve).
Aggiungete le lenticchie con un litro di acqua di cottura.
Lasciate insaporire a fuoco basso per 10 minuti, aggiustando di sale (con un dado).   
/* a piacere potete aggiungere del concentrato di pomodoro */


Tagliate a fettine di 3 cm di spessore, un panino e scaldatelo su una piastra per renderlo croccante. 
/* io ho usato un francesino */


Servite "bollente"...e una buona colonna sonora, per voi.


Ciao,
r.




martedì 29 novembre 2011

Optimization problem for... Brownies!!!

Brownies.
Quando si parla di brownies, bisogna sapere che la ricetta di questi meravigliosi dolcetti, è in continua evoluzione, come per dire la che le percentuali degli ingredienti sul volume totale, non sono ancora ottime.


% Problema da risolvere
% La questione può essere ricondotta quindi a un problema di   
% ottimizzazione dei parametri(eg. ingredienti).
% Troviamo i valori quantitativi degli ingredienti che massimizzano % la curva della golosità...


....
....
.... perdonatemi, sto esegerando, probabilmente il mio cervello è completamente fuso dopo un esame che ho dato esattamente 3 ore fa!


In ogni caso, i brownies sono fantastici e la ricetta a cui io mi affido, è tendente alla perfezione!
La prima volta che li ho provati è stata in America, a Los Angeles (nostalgiaaaaa!), in uno di quei bar che mi fanno impazzire, tutto fiori, sedie da giardino, semplici tavolini in legno e un sacco di cose buone, tra cui proprio i brownies accompagnati da una super-spremuta d'arancia bio!      /* La fine du monde */














C'è poco da invogliarvi a provarli, parlano da soli e si sponsorizzano alla grande...




Ingredienti




















Procedimento:


Scaldate il forno a 453 K.         /* 180 °C */
Fate sciogliere il burro a tocchetti e il cioccolato a bagnomaria.
Lasciate raffreddare leggermente, poi incorporate le uova sbattute e poi lo zucchero e la farina setacciate. Mescolate con delicatezza poi aggiungete le nocciole tritate grossolanamemte. 
/* io ho usato il batticarne.*/


Versate nello stampo e cuocete per circa 1/2 ora.
Sarebbe fantastico se la superficie fosse croccante e l'interno morbido, e così dev'essere.
Lasciate raffreddare, prima di sformare.


Tagliateli a quadrotti, non troppo grandi,perchè a parer mio, sono buoni da gustare in piccole porzioni.
Danno il meglio quando ancora tiepidi.










mercoledì 16 novembre 2011

Le frittelline di Schroedinger





Buonasera!
la ricetta di questa sera è molto semplice ma deliziosa.
Non esagero se vi dico che queste frittelline sono in grado di creare una porta spazio-temporale
Ho detto porta spazio-temporale, sì. Infatti, mi hanno riportato ad esattamente 3 anni fa quando, in un rifugio in alta montagna, in compagnia del mio papà, abbiamo assaggiato questi piccoli e caldi volumetti di golosità pura, assaporando allo stesso tempo un panorama mozzafiato.
Provatele, vi faranno concludere la giornata nel verso giusto. Giuro!






Ingredienti





Lavate e sbucciate le mele. 
Tagliatele a metà, rimuovete i semi e il torsolo e tagliate a fettine di 1/1.5 cm.
Cospargete le mele di succo di limone e lasciatele riposare per 10 minuti.
In una ciotola mettete la farina setacciata e aggiungete il latte, usate le fruste fino ad ottenere un composto cremoso e omogeneo.
Aggiungete lo zucchero a velo vanigliato, i tuorli d'uovo e l'olio.
Scaldate l'olio di semi per friggere.


/* controllate la T immergendo il manico del mestolo di legno: se compaiono delle bollicine è pronto. */


A parte montate a neve gli albumi con una presa di sale, e dopo che si sono leggermente montati integrate lo zucchero semolato.
Unite il composto alla pastella.
Immergete le fette e adagiatele nella padella contenente l'olio.


/* consiglio, tenete il fuoco moooolto basso, si cuociono molto in fretta e rischiate di bruciarle */


Girate le frittelle una volta dorate da un lato. Asciugatele dall'olio con della carta assorbente e servite immediatamente con tanto zucchero a velo.
In accompagnamento mio papà ha consigliato un calice di Picolit(frutto della sua terra d'origine tanto amata).
/* due accorgimenti: la pastella basta per altre 2 mele e a piacere potete decidere di inserire, come me, la cannella nella pastella per dargli un sapore speziato. */


Buon appetito! (Non sono carinissime?)


r.


giovedì 3 novembre 2011

main ( ) { Wait( ); Smile( ); Cook( ); Be_grateful(of all); }


Buonasera!!!

Sto prendendo il ritmo giusto lo sento, sono sulla  λ  /*lambda*/
giusta per amare, studiare, leggere un libro, scrivere un blog, seguire 40 speciali ragazzi, fare sport, ascoltare buona musica e...  incontrare un amico troppo speciale che ha "segnato" la mia vita! 


Sono felice, e lo auguro a tutti voi!


Be_grateful(of all);



Colgo questo momento speciale per proporvi un primo piatto, dove il radicchio la fa da padrona sia chiaro, non vi aspettate un piatto "tutta panna" /*anche perchè non ce n'è*/ 
solo la ricotta e la spolverata di parmigiano finale, alleggeriscono l'amarezza /* adorabile*/ 
del radicchio trevigiano...

Ingredienti:




Procedimento:
Cook();

Mondate, lavate e asciugate il radicchio e in seguito tagliate a listarelle "sottili sottili".
Fate appassire, in una pentola con 2/3 cucchiai di olio, la cipolla /* quantità a piacere, io non abbondo, ma mia mamma tutte le volte mi ricorda quanto sia importante per la riuscita dei piatti: e fidatevi se vi dico che ha sempre ragione */.

Aggiungete il radicchio e fate cuocere per Δt pari a 60 sec. 
Ora, mettete il vino bianco e, lasciandovi inebriare dai profumi che emergono, fate evaporare.

Wait();

Tritate le noci e unitele alla ricotta insieme a un paio di cucchiai di parmigiano e 2 cucchiai di olio. A piacere aggiungete pepe, poi frullate.

Lessate gli spaghetti in acqua con poco NaCl, scolateli al dente e metteteli nella padella con il radicchio, aggiungete poi il pesto preparato insieme a un paio di cucchiai di acqua di cottura.
Servite con una spolverata di prezzemolo.

Buon appetito!!
a presto,
r. 
Smile();







sabato 29 ottobre 2011

Lovely Pie = Grapefruit*x + Walnut*y + White Chocolate*z




Una Buonasera a tutti!


Oggi mi sono superata, di solito un ingegnere si trova a lavorare con un problema, un problema vero, e il suo compito è quello di trovare una soluzione (non sempre ci riesce) che sia chiara, semplice e a prova di bomba! 
Mai mi sono trovata a dover creare qualcosa dal nulla...ma oggi, oggi è diverso! 
Vi presento Mrs. Lovely Grapefruit Pie! Ne vado così fiera!!! L'ho trovata divina...
Vi prego provatela, vi darà soddisfazioni!
Ho scelto il pompelmo, un frutto a mio parere troppo poco considerato e che mi piace un sacco, soprattutto nei cocktail analcolici superfruttati!!!




Ingredienti




Procedimento:

Riscaldate il forno a 170° C. 
Tritate finemente i gherigli di noce.
Con un pelapatate private il pompelmo della buccia. Scaldate in un pentolino 2 dita di acqua e quando bolle mettete la scorza e lasciatela per 2 min, scolate e ripetete l'operazione.
Tagliate finemente la buccia ormai morbidissima.

Spremete il pompelmo e tenete da parte il succo.
In una terrina mettete il burro (a T ambiente = 20°C, quindi già morbido) e lo zucchero e montate con le fruste per 2 minuti fino ad ottenere una crema.
Aggiungete un uovo per volta, (e continuando con le fruste) la farina setacciata con il lievito, la scorza, il succo del pompelmo, metà delle noci e lo zucchero a velo.

Assaggiate e compiacetevi.

Versare in uno stampo rettangolare di dimensioni 22*7 (...o giù di lì) oppure in uno circolare di diametro massimo di 20 cm ricoperto di carta forno (suggerimento: potete bagnarla e poi strizzarla, in questo modo aderirà perfettamente alle pareti dello stampo). 

Mettete in forno statico per 20 minuti (con 5/10 min di tolleranza per variabilità intrinseca dei forni!).
Sfornate, e quando fredda con il pelapatate fate dei riccioli di cioccolato bianco direttamente sulla torta insieme alle restanti noci tritate.

Servite, volendo in accompagnamento a una spremuta di pompelmo (e ananas?).

Buon appetito,
a presto!

r.




Con questo post partecipo al contest di Semplicemente Pepe Rosa e Mama Shabby





domenica 16 ottobre 2011

Σ(i*Slice_Carrot Cake + j*Coldplay) → gioia ∞




Buona domenica!


oggi vi propongo una combinazione perfetta per gioire in questa fredda e soleggiata  giornata di ottobre. Avrei sicuramente preferito trascorrerla in un bel paesino montanaro lontano dalla mia grigia città e in compagnia del mio moroso, ma sono costretta in casa per un esame di elettronica molto vicino! 


Una torta di carote, leggera (è senza burro!) e gustosa! Prendetene una fetta e ascoltate il brano dei Coldplay qui sotto: in questo caso posso dire che  \exist !   S che risolve  il problema! 


/*esiste ed è unica la soluzione...*/


Gli ingredienti, per voi:



Il procedimento:
Riscaldate il forno a 453 K.  /* 180 °C */
Tritate le nocciole con 2 cucchiai di zucchero di canna. Montate i tuorli con metà dello zucchero rimasto e incorporate le nocciole tritate, la farina di mandorle, le carote tritate e l'essenza di arancia.
Aggiungete a piacere il cioccolato fondente grattugiato.
Unite la farina setacciata con il lievito.
A parte avete montato gli albumi con un pizzico di sale, e solo dopo che si siano un poco montati, aggiungete lo zucchero rimanente. Incorporate il tutto facendo attenzione a non "smontare" il tutto (consiglio: muovete il mestolo di legno dall'alto verso il basso).
Mettete il risultante in una teglia imburrata e infarinata, cuocete in forno per 30/35 minuti.

Sfornate e quando fredda, stendete "a pioggia" lo zucchero a velo.
Non lasciatevi tentare dal profumo inebriante e mantenete l'integrità della torta, se necessario usate una molletta per non cadere in tentazione.

una buona domenica a tutti, soprattutto a chi mi vuole bene!

r.

/* ecco la colonna sonora della degustazione della meravigliosa Carrot Cake */



domenica 2 ottobre 2011

Un ΔR per il "Dolce di Nathalie".




Buona domenica!


Ieri ho realizzato una delle mie torte preferite, ispirandomi alla mia guru in fatto di dolci, Trish Deseine. Il nome originale di questo dolce è "Fondant di Nathalie" e credetemi quando dico che è la torta al cioccolato più morbida e dal gusto più avvolgente che esista!
E' una torta molto semplice e personalizzabile! Infatti, mentre ero al supermercato per comprare le uova che non mi bastavano,  ho intravisto sullo scaffale gli amaretti e ho pensato che un tocco di croccantezza ad un dolce così "scioglievole" potesse accoppiarsi bene. 


Hp. ops! Scusate, ecco gli ingredienti:


Il procedimento:

Riscaldate il forno a 190°C. 
Fate sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente e il burro tagliato a cubetti. 
Aggiungete lo zucchero e amalgamate.
Lasciate raffreddare e aggiungete un uovo alla volta aiutandovi con un cucchiaio (preferibilmente di legno!)
Infine unite al composto il cucchiaio  di farina (io sono stata abbondante perchè mi sembrava troppo liquido) e 3 amaretti sbriciolati con un batticarne.
Versate il composto in una teglia (la mia ø 24 cm)ricoperta di carta forno (consiglio: bagnatela e poi strizzatela, in questo modo si modellerà alla forma della teglia).
Cuocete per 22 minuti, rimarrà abbastanza morbida al centro! 
Quando si sarà raffreddata, spargete sopra gli amaretti rimasti (sbriciolati anche questi!). 

/* La prima volta che ho fatto questo dolce, ho aperto un paio di volte il forno per controllarne la cottura: erratissimo! il risultato? Un enorme "cratere" al centro, quindi evitate di aprire il forno fino a cottura ultimata, inoltre, potete lasciare il dolce per altri cinque minuti a forno spento per sicurezza! */

e ora, aprite le danze! 

r.




giovedì 22 settembre 2011

Lo strudel che ∄ più!


Buongiorno!

oggi posto la mia prima ricetta! Quest'estate, oltre che aver girato la California, ho trascorso 5 giorni nelle bellissime valli del Trentino, godendo di aria sana e sapori indimenticabili (ma solo dopo aver sgambettato un po' fino a 3000 m).
Ed ecco che la prima ricetta che partorisco si ispira a quei luoghi che tanto ho nel cuore!
Lo strudel che non esiste  più! Perché? Perchè è già stato mangiato, digerito e così via... 

A mio parere è un dolce semplice da preparare, ma di grande effetto!
A seguire il procedimento e un paio di foto da dilettante:


#include <ingredienti.h>

250 g di sfoglia (formato circolare)
4 mele Renette (se non le trovate, bastano 3 Golden)
100 g di zucchero
60 g di burro
50 g di uvetta
50 g di pinoli
1 limone
cannella in polvere
grappa (poca pochissima)

main
{
    Per prima cosa, riscaldate il forno a 160 °C. Mettete in ammollo l'uvetta (15 minuti) e nel frattempo fate sciogliere il burro in una padella e passateci per un paio di minuti le mele tagliate a fettine non troppo sottili.
Fate raffreddare in una terrina e aggiungete lo zucchero, l'uvetta strizzata, un goccio di grappa, il limone grattugiato, la cannella a piacere e i pinoli.

Stendete la sfoglia con sotto della carta forno, posizionate al centro una buona quantità di composto, richiudete a pacchettino e spennellate con l'uovo.
Infornate (forno statico assolutamente!) per 40-45 minuti.
Durante la cottura potrebbe uscire del liquido, quindi fate attenzione a chiudere bene le estremità.

Lasciate raffreddare e spolverate con zucchero a velo.
Servite con dei pinoli tostati in padella!
}

r.



martedì 20 settembre 2011

"...sono un ingegnere anomalo [...]"

Come posso cominciare (??) mmm
"Ciao a tutti", no non credo ci sia ancora nessuno.

"Buonasera", assolutamente no.

"Hey!"(ci sta),
Sono Roberta ho 23 anni e sono un ingegnere anomalo.
Dopo un'estate a dir poco meravigliosa, dopo aver girato la west coast degli Stati Uniti ed essermi perdutamente innamorata di San Francisco, sono pronta per ricominciare il mio tran-tran.
Ieri ho sostenuto l'ultimo esame di elettronica ed oggi sono libera, libera di godermi una giornata a mio modo.
Ed ecco, un caffè con la nonna, un libro acquistato al mercatino dell'usato e ...un blog!
Mi piace cucinare, non per me, ma per gli altri. Seguo costantemente il blog di Chiara Maci (e sua sorella) e rimango estasiata davanti allo "stile" di Alessandro Borghese!
Oggi comincia una sfida, un gioco, uno svago!

Sento un profumino.... arriva dalla mia cucina (e quella di mia mamma)
Spero di postare presto!

r.